Omaggio a Ingo Maurer, il poeta della luce

Per fare il designer ci vogliono creatività, capacità di visione, tanto studio e un pizzico di follia. Tutte qualità di cui era indubbiamente dotato Ingo Maurer, il “poeta della luce” recentemente scomparso.

Anche noi di Mastella possiamo dire di identificarci con queste caratteristiche, basti pensare a prodotti come le vasche freestnding Vov e Anahita o il lavabo Kalla: tutti progetti in cui è stato necessario osare per andare fuori dagli schemi.

Vista questa affinità d’animo, a cui non possiamo che inchinarci, oggi vogliamo fare un piccolo omaggio a questo artista della luce, raccontando perché la sua firma è entrata e resterà per sempre nella storia del design.

Chi era Ingo Maurer?

Classe 1932, nato sull’isola Reichenau sul lago di Costanza. Chissà, forse è proprio osservando fin da bambino il rifrangersi della luce sull’acqua, il suo mutare durante le ore del giorno e nel cambio delle stagioni, che ha iniziato a ritenere questo elemento un gioco.

Dopo gli studi di grafica a Monaco, ha continuato a giocare in modo sempre più serio, intraprendendo una florida carriera di designer tra New York e San Francisco, per poi tornare in Baviera.

Mito già in vita, le sue creazioni fanno parte delle collezioni dei più importanti musei del mondo, come il MoMa di New York, il celebre Vitra Design Museum di Weil am Rhein, vicino a Basilea e lo Stedelijk Museum di Amsterdam. Per non parlare poi delle numerose mostre temporanee a cui ha partecipato e delle diverse opere pubbliche e installazioni urbane che portano la sua firma, come le enormi lampade inserite nel 2009 in una fermata della metro di Monaco (le puoi vedere nella foto in copertina).  La sua carriera ha avuto anche un riconoscimento formale con la consegna del Compasso d’oro alla carriera nel 2011.

Il poeta della luce

Dopo aver messo la firma su una grande quantità di lampade iconiche, Ingo Maurer si è spento in un giorno quanto mai simbolico e la sua pagina Instagram lo ha ricordato così: “On October 21, 2019 Ingo Maurer passed away. On the same day 140 years earlier in 1879 Thomas Alva Edison had the first successful test of a light bulb” (Il 21 ottobre 2019 Ingo Maurer ci ha lasciati. Lo stesso giorno di 140 anni fa nel 1879 Thomas Alva Edison ottenne il primo test di successo su una lampadina).

 

Una coincidenza emozionante tanto quanto alcune sue creazioni, che giocando con la disposizione di forme, materiali, luci e ombre, riescono sempre a farsi espressione di un’emozione.

Tra le più prorompenti va certamente ricordata Porca Miseria!la scultura luminosa del 1994, che è entrata a far parte della collezione permanente del MoMA di New York. L’ispirazione è a una celebre scena di un’esplosione in slow motion del film Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni.

 

 

Essendo un vero e proprio artista, Maurer è riuscito a ottenere anche risultati più romantici e delicati, tenendo sempre in considerazione gli effetti quasi magici di luci e ombre.

 

Sono ormai entrate nella storia anche tutta la serie delle sue lampade Luccellino. Anche qui si tratta i un design che può essere concepito solo da chi sa volare con la fantasia.

 

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